(Agenzia VISTA) Bruxelles, 15 novembre 2016 - Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni all'arrivo al Consiglio Ue a Bruxelles. Nel parere della Commissione Europea sul Documento programmatico di bilancio 2017 dell'Italia, atteso per domani insieme a quelli degli altri Stati, "non ci aspettiamo particolari rigidità o flessibilità, ma semplicemente il riconoscimento delle nostre buone ragioni". Lo sottolinea il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Bruxelles, alla vigilia della diffusione dei pareri da parte dell'esecutivo Ue. "Non ho visto nulla di incrinato - continua Gentiloni - sono convinto della assoluta solidità delle nostre ragioni e del resto credo sia buon senso considerare che alcune questioni come i flussi migratori o gli eventi sismici sono tipicamente questioni collegate con le circostanze eccezionali previste dagli accordi che regolano i bilanci europei". Quanto alla possibilità che la Commissione possa rimandare il verdetto a causa della scadenza referendaria, applicando un 'principio diplomaticò, Gentiloni osserva che "se il principio diplomatico si applica a tutte le scadenze elettorali in Europa è molto frequente: ogni tre mesi c'è un'elezione. A parte gli scherzi - conclude - confido nelle nostre buone ragioni, più che nella diplomazia o meno".