(Agenzia Vista) Strasburgo, 20 giugno 2025
“Signora Presidente, onorevoli colleghi, ancora una volta in questo Parlamento si cerca di invadere la sovranità degli Stati nazionali. Si attacca l'Ungheria, che semplicemente vuole proteggere i propri bambini e il proprio futuro dall'ideologia gender, dall'ipersessualizzazione, dagli eccessi e dagli inganni che rischiano di minare la crescita libera e innocente dei più piccoli. Ma perché invece non pensiamo alle vere violazioni della libertà? Per esempio, il 4 giugno a Bruxelles due attivisti pro-life sono stati arrestati per aver pacificamente esposto dei cartelli che recitavano: "I bambini non nascono nel corpo sbagliato". Nessuna violenza, nessuna provocazione, nessun atto osceno in luogo pubblico, a differenza di ciò che a volte accade in altre manifestazioni tanto care alla sinistra. Semplicemente queste persone affermavano una banale verità. E su questo cosa fa il Parlamento europeo? Silenzio assordante. Chi manifesta la realtà dei fatti viene censurato. Chi crede invece a quelle teorie, che Papa Francesco definiva le "colonizzazioni ideologiche più pericolose del nostro tempo", viene favorito, finanziato e promosso. Ecco, indigniamoci per questo. Basta invece con gli attacchi ideologici a un Paese membro come l'Ungheria, solo perché non si allinea al pensiero unico arcobaleno di certi grigi burocrati”, lo ha detto Paolo Inselvini, a nome del gruppo Ecr, in plenaria a Strasburgo.
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Ebs
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev