(Agenzia Vista) Vaticano, 14 dicembre 2025
Carissimi, per resistere a tali derive guardiamo all’esempio di Gesù, la cui testimonianza di riconciliazione e di pace brilla come speranza per tutti i popoli. A nome del Padre, il Figlio parla con la forza dello Spirito Santo, compiendo il dialogo di Dio con gli uomini. Perciò tutti noi, fatti a immagine di Dio, sperimentiamo nel dialogo, ascoltando e parlando, le relazioni fondamentali della nostra esistenza. Non a caso chiamiamo madre la nostra lingua nativa, quella che esprime la cultura della nostra patria, unendo il popolo come una famiglia. Nella propria lingua, ogni Nazione attesta una specifica comprensione del mondo, i valori più alti come i costumi più quotidiani. Le parole sono quel patrimonio comune attraverso le quali fioriscono le radici della società che abitiamo. In un clima multietnico diventa allora indispensabile aver cura del dialogo, favorendo la comprensione reciproca e interculturale come segno di accoglienza, di integrazione, di fraternità. A livello internazionale, questo stesso stile può portare frutti di cooperazione e di pace, a patto che perseveriamo a educare il nostro modo di parlare", lo ha detto Papa Leone XVI ai Diplomatici.
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Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev