(Agenzia Vista) Roma, 11 aprile 2019 Conte riferisce sulla Libia. Il discorso in Aula in 2 minuti Nell'Aula della Camera dei deputati l'informativa urgente del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, sui recenti sviluppi della situazione in Libia "motivo di forte preoccupazione per l’Italia, così come lo sono e devono esserlo anche per tutta l’Europa e per l’intera Comunità internazionale" afferma il presidente in apertura del suo intervento e continua: "Il succedersi degli scontri e l’aumento del numero di morti – stimati al momento in alcune centinaia - e di feriti, ma anche degli sfollati, segnalano un concreto rischio di crisi umanitaria che va scongiurato rapidamente. L’emergenza umanitaria, con conseguenze potete immaginarlo anche sui flussi migratori". Per il presidente del Consiglio serve una "soluzione politica, che è l’unica davvero sostenibile" e "urge dunque lavorare innanzitutto in direzione di un cessate-il-fuoco e di un’immediata interruzione della spirale di contrapposizione militare, preservando l’integrità di Tripoli e la distensione sul resto del territorio". Il presidente conferma di essere "in contatto diretto, con i due principali attori libici, il Presidente Serraj e il Generale Haftar" e aggiunge "il mio sostegno al Governo di Accordo Nazionale è andato in questi mesi di pari passo con una forte azione di 'moral suasion' volta a identificare ogni possibile spazio di intesa politica con gli altri attori" e ribadisce "il nostro pieno sostegno al Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres e al suo Rappresentante Speciale Salamé per riportare le parti al tavolo negoziale e riattivare il processo politico guidato dalle Nazioni Unite, che la Conferenza di Palermo era riuscita a riportare al centro dello sforzo internazionale" Il presidente Conte assicura "monitoriamo naturalmente di ora in ora le condizioni di sicurezza nel Paese, ma finché queste ultime ce lo consentiranno intendiamo rimanere al fianco del popolo libico e continuare a lavorare in prima linea per assicurare una transizione sostenibile, forti del nostro approccio inclusivo, che è sempre stato inclusivo, sempre improntato al profondo rispetto della popolazione libica e direi anche forte di un senso di responsabilità che in queste ore si acuisce perché ci deriva dal fatto direi oggettivo che siamo tra i pochi paesi stranieri che hanno una credibilità che li pone in condizione di interloquire con tutti gli attori libici". Conte fa sapere che c'è un'interlocuzione "molto intensa con Washington" e che bisogna "essere uniti nel condannare l’escalation militare e promuovere il confronto negoziale" in Libia. "Non vi sono interessi economici o geopolitici che possano giustificare derive militari e in ultima analisi il rischio di una guerra civile. La violenza genera violenza, genera ferite che difficilmente si rimarginano e non serve in ultima analisi né gli interessi della popolazione, né quelli della comunità internazionale" conclude il presidente Conte. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev