(Agenzia Vista) Roma, 14 marzo 2019 Dai marchi storici alla Cina, la conferenza di Salvini in 180 secondi La Lega presenta una proposta di legge a tutela dei marchi storici del Made in Italy. A illustrare l'iniziativa, in conferenza stampa a Montecitorio, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, il capogruppo alla Camera dei deputati, Riccardo Molinari, e la deputata e presidente della commissione Attività produttive di Montecitorio, Barbara Saltamartini. La proposta prevede l’introduzione di un registro dei cosiddetti marchi storici al Ministero dello Sviluppo Economico per fare in modo che il "marchio diventi proprietà dello Stato nel caso in cui, si veda la Pernigotti, l’azienda venga rilevata da un gruppo estero" ha spiegato l'onorevole Molinari , l'obiettivo è vietare la delocalizzazione all'estero delle aziende italiane che hanno fatto la storia del nostro Paese. Il ministro Salvini spiega così il progetto del Carroccio: "Negli anni passati c'è stato un enorme shopping sotto costo di marchi italiani senza che il governo di sinistra facesse niente. Le leggi europee avvantaggiano i grandi e danneggiano i piccoli, ci sono decine di marchi storici che con questa legge ci sarebbero ancora con gli operai al lavoro". Restando in tema di Made in Italy il vicepresidente del Consiglio ha parlato dei rapporti con la Cina e della via della seta: "Sono a favore dei nuovi canali di fatturazione delle nostre imprese. Nuovi mercati sono fondamentali, ma un altro paio di maniche è permettere la penetrazione nel nostro Paese di potenze straniere che tramite quella penetrazione possano condizionare la politica e l'economia italiana". Tanti altri i temi toccati dal ministro Salvini a margine della conferenza come quello dello sblocca cantieri, sul quale si esprime così: "Sono convinto che l'Italia abbia bisogno di infrastrutture. Prima si approva lo 'Sblocca cantieri' e il nuovo Codice degli appalti meglio è per le imprese italiane". Sugli F35 nessun passo indietro per il ministro dell'Interno: "Se non lo facciamo noi, lo faranno i tedeschi o i francesi e non vedo perché fare regali ai nostri primi competitor". Sull'ipotesi di un commissario alle infrastrutture il ministro Salvini ha affermato che: "Avere una sola persona che si prenda la responsabilità di decidere sicuramente è meglio che averne dieci". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev