(Agenzia Vista) Roma, 08 settembre 2017
Gentiloni: "Provocazioni Nord Corea sono minacce per tutti"
Le ''provocazioni della Corea del Nord sono una minaccia per tutti'. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla quindicesima riunione dei presidenti dei parlamenti dei Paesi del G7 che si è aperta oggi a Roma nella sala della Lupa della Camera dei Deputati e si concluderà domani a Napoli. Tutti presenti - Canada, Giappone, Francia, Germania, Gran Bretagna oltre l'Italia - tranne gli USA, che per motivi istituzionali non hanno potuto prendere parte all'iniziativa.
Terrorismo, crescita che avanza, clima, lotta ai populismi, la riforma dei trattati di Dublino e gli esperimenti nucleari della Corea del Nord sono stati i principali temi sul tavolo della riunione.
Sulla crisi internazionale legata alla Corea del Nord si è soffermato anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani: ''Non è escluso che vi possano essere anche delle sanzioni mirate, certamente non possiamo accettare che si proceda in una direzione dove la violenza sembra prevalere sul buon senso''.
Tra i temi caldi anche il terrorismo, contro il quale, ha detto Gentiloni, serve "una cooperazione più stretta a livello di intelligence" dei paesi del G7. Il premier ha parlato anche di crescita, sottolineando come "l'economia in generale stia andando verso una ripresa ma ''al tempo stesso sappiamo che questa crescita, questi dati positivi dal punto di vista macroeconomico non hanno cancellato per nulla gli elementi di disagio sociale''.
Disagio sociale che alimenta i populismi. Tema su cui si è incentrato l'intervento della presidente della Camera, Laura Boldrini: "Noi rappresentiamo le maggioranze e le opposizioni, è dunque importante che sui grandi temi della politica globale le assemblee parlamentari possano essere attori principali''. Boldrini ha aggiunto: ''I parlamenti devono essere forti e capaci di far prevalere il principio diresponsabilità. Se noi riusciremo a fare questo, penso rappresenti il migliore antidoto al populismo che propone slogan semplicistici che sono molto lontani dalla soluzione dei problemi''.
In conclusione delle riunioni non è mancata la tradizionale foto di gruppo con le bandiere schierate in Transatlantico e la visita nell'aula di Montecitorio al termine della quale i leader hanno lasciato la Capitale per raggiungere Napoli dove visiteranno il centro della città, avranno un pranzo a Villa Rosebery con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e infine visiteranno gli scavi di Pompei, patrimonio dell'Umanità.
Damiana Emma
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev