(Agenzia Vista) Napoli, 31 luglio 2018
Bonisoli: ''Stop alle domeniche gratis ai musei''. L'annuncio del ministro.
"Dopo l'estate elimineremo le domeniche gratuite nei musei" è l'annuncio del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, a margine di una conferenza stampa nella Biblioteca Nazionale a Napoli per presentare le lettere di Giacomo Leopardi acquisite dalla Biblioteca.
Il ministro afferma che vuole dare più potere decisionale ai direttori dei singoli siti e spiega così: "Io farò una cosa del genere: lascerò maggiore libertà ai direttori, dove, se un direttore vuole mettere una domenica gratuita io non ci vedo nulla di male, attenzione. E' quando io lo obbligo a fare la domenica gratuita che non funziona" e continua "Penso ad esempio a Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche di quel mese si può aprire gratis perché non c'è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal Ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano 'ma perché gli italiani sono così pazzi che mi fanno entrare gratis?' Voi non avete idea dei commenti che sento a livello internazionale quando questi arrivano ed entrano gratis, non capiscono questa strategia e non l'apprezzano. Rischiamo di svalutare il patrimonio nazionale".
Non tarda ad arrivare la replica dell deputato del Partito democratico ed ex ministro della Cultura, Dario Franceschini, ideatore delle domeniche gratis nei musei: "Oggi non posso tacere. La prima domenica gratuita del mese non è un'iniziativa mia, ma è un'iniziativa che ha coinvolto milioni di persone. Sono più di dieci milioni gli italiani che sono andati gratuitamente la prima domenica del mese nei musei della loro città e di tutto il Paese. Centinaia di migliaia di persone ogni prima domenica del mese perché ai musei dello Stato si sono poi aggiunti moltissimi musei dei comuni, dei privati, della chiesa" e afferma "le prime domeniche sono diventate una festa di popolo, le famiglie in fila per andare a vedere il museo, i nonni con i nipoti, i genitori con i figli, i cittadini che si sono riavvicinati al patrimonio culturale della propria città quindi una grande operazione culturale-pedagogica che ha fatto anche aumentare i visitatori a pagamento, perché questo è avvenuto. Rinunciare a tutto questo solo per marcare una discontinuità politica è un errore molto grave, per questo io chiedo al ministro Bonisoli e al Governo e di ripensarci. Quando una cosa funziona e va incontro ai bisogni e ai desideri delle persone non ha colore politico, non c'è bisogno di cambiarla solo perché l'ha fatta chi aveva un colore politico diverso dal tuo" conclude Franceschini.
Damiana Emma
video courtesy AltrimondiNews
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev