(Agenzia Vista) Roma, 25 giugno 2019 Nugnes lascia il M5s: "Spero in una separazione pacifica, vado per la mia strada" La senatrice Paola Nugnes ha annunciato due giorni fa l'intenzione di lasciare il Movimento 5 stelle e di voler passare al Gruppo Misto. Spiega così la motivazione della sua scelta: "Voglio lasciar decantare questa situazione perché ho fatto le mie dichiarazioni. Aspetto di sapere quali sono le conseguenze e le decisioni che verranno prese dall'altra parte perché c'è la volontà di fare una conciliazione, di lasciarsi in pace e di non dover muoversi diversamente. Io ci terrei molto a conservare rapporti pacifici, anche nella competizione politica perché si si è visto quest'anno che ormai le visioni politiche e le posizioni su molti provvedimenti hanno avuto una divergenza”. Afferma così la senatrice Nugnes riferendosi al decreto sicurezza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La senatrice infatti, il 7 novembre 2018, non ha partecipato al voto di fiducia sul provvedimento poiché contraria alle misure in esso contenute. “Io sicuramente saprò valutare sempre con contentezza tutti i provvedimenti che andranno nella linea del nostro programma e lo saprò riconoscere, però voglio poter fare un'opposizione libera e anche scevra dalla responsabilità di parlare a nome del movimento perché a questo punto non posso parlare più a nome del M5s al Governo, perché il movimento al Governo - che non rappresenta tutto il Movimento nel Paese - diverge da quelle che erano le nostre visioni. Quindi è legittimo cambiare idea, quindi vadano per la loro strada, io vorrei andare per la mia". La senatrice Nugnes, da sempre attivista pentastellata, era stata eletta nella lista del M5s al Senato della Repubblica alle elezioni politiche del 2013 e successivamente a quelle del 2018. Il capo politico M5s, Luigi Di Maio, ha affermato che dovrebbe dimettersi dalla carica di senatrice, la Nugnes però replica così: “Non voglio entrare nella polemica. Io non attaccherò mai personalmente nessuno, se altri ritengono di doverlo fare lo facciano, ma io non andrò mai sul personale perché so ben dividere il personale dal politico. Ci vuole una cultura politica per affrontare queste cose”. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev