(Agenzia VISTA) Firenze, 14 gennaio 2016
-L'appartamento del 25enne senegalese fermato per l'omicidio di Ashley Olsen, la
giovane americana uccisa a Firenze_courtesy Italia7
Svolta nell’indagine sull’omicidio di Ashley Olsen a Firenze. Ha confessato Cheik Tidiane Diaw, 27 anni, senegalese irregolare e incensurato, arrestato per l’omicidio della 35enne americana. Nell’interrogatorio durato fino alle 4 di giovedì mattina, il presunto killer ha raccontato di aver conosciuto la Olsen la notte tra il 7 e l’8 gennaio. Lei lo ha invitato a casa. Hanno fatto l’amore. Forse da ubriachi, forse dopo avere usato droga. Subito dopo hanno litigato perché Ashley (secondo Diaw) aveva paura che il suo fidanzato (con cui aveva litigato) tornasse. Per questo voleva che il ragazzo uscisse di casa. Lui si è infuriato: “Non sono mica un cane“. E così l’ha spinta. Lei è caduta, ha battuto la testa ed è morta. Non voleva ucciderla, ha giurato Diaw sostenendo che quando se ne è andato la donna era ancora viva. E i segni sul collo sono dovuti al tentativo di alzarla per cercare di rianimarla perché pensava che fosse solo svenuta. Ora è accusato dell’omicidio dell’americana trovata cadavere sabato scorso nel suo monolocale nell’Oltrarno di Firenze dal fidanzato. Il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo ha confermato che contro di lui “ci sono gravissimi indizi di colpevolezza”.