(Agenzia Vista) Torino, 17 gennaio 2018
Un robot clochard sdraiato davanti alle vetrine dei negozi della centralissima via Roma: è il ritorno del collettivo genovese Labadanzky, che torna a Torino per denunciare la piaga sociale dei senzatetto. Per il robot, silenzioso, parlano le scritte disseminate sul suo corpo di cartone, marchi del lusso come Vuitton, Chanel, Dolce e Gabbana. Un modo, secondo Labadanzky, per “contrapporre l’ostentazione del capitale e la realtà dei senza dimora”.
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