(Agenzia VISTA) Roma, 25 ottobre 2016
La produzione e lo scambio di immagini e filmati di abuso sessuale di minori era il vincolo segreto che collegava gli appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita alla produzione e divulgazione di materiale pedopornografico, in grado di pianificare le condotte dei propri aderenti secondo regole rigide e dettagliate, imponendo procedure di affiliazione, l’obbligatorio e costante apporto di sempre nuovo materiale illecito e sanzioni fino all’espulsione dal sodalizio per i trasgressori scoperti anche attraverso l’attività di informatori e sentinelle.
La scalata ai vertici dell’organizzazione, strutturata in livelli gerarchici, era l’aspirazione ambita dai fedelissimi per conquistare posizioni di spicco, ma soprattutto il potere di entrare direttamente nei luoghi dell’abuso di piccole vittime.
La nuova sfida investigativa ha visto quindi impegnata per oltre tre anni la Polizia Postale italiana, che sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma è riuscita a mettere a segno questa importantissima operazione che smantella di fatto una vastissima organizzazione internazionale operante nel web, direttamente facente capo al noto pedofilo australiano Shannon McCoole, arrestato nel 2014 insieme ai suoi vice capi di nazionalità olandese e danese, a seguito di una collaborazione con numerose Forze di Polizia di altrettanti Paesi Europei, sotto la direzione dell’FBI statunitense e della Polizia australiana del Queensland. / Polizia