(Agenzia Vista) Roma, 01 maggio 2019 Primo Maggio al Quirinale, il meglio del discorso di Mattarella in 180 secondi "La nostra Costituzione riconosce il lavoro come bene sociale e impone alle istituzioni di compiere ogni sforzo per ampliare le opportunità occupazionali, per rimuovere le cause degli squilibri tra territorio, per accrescere le conoscenze, gli investimenti necessari a uno sviluppo sostenibile" queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori al Quirinale alla presenza del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, del vicepresidente della Camera dei Deputati, Mara Carfagna, del vicepresidente della Corte Costituzionale, Mario Rosario Morelli, del Questore del Senato, Laura Bottici, e di alcuni rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e di realtà territoriali e sociali. Il Capo dello Stato, che la mattina ha deposto una corona di fiori al monumento dedicato alle vittime sul lavoro davanti alla sede dell'INAIL di Roma, ha parlato di tasse sui redditi da lavoro "tra le più alte dei Paesi sviluppati" auspicando "strumenti adeguati per guidare il cambiamento a favore della società, compresa la leva fiscale"; riguardo il tasso di occupazione che "registra in Italia un segno positivo" il presidente Mattarella ha affermato che "è comunque a un livello che non ci può soddisfare. Il lavoro è carente in larghe aree del paese. E le conseguenze di questa condizione sono gravi - e ha aggiunto - c'è una congiuntura internazionale debole ma in Italia si aggiunge il peso obiettivo del debito pubblico, che impone cura e attenzioni particolari per rafforzare la fiducia degli investitori, per tutelare il risparmio degli italiani, per tenere in equilibrio programmi di spesa e finanziamenti realistici". Hanno aperto la cerimonia il presidente dell'Associazione Nazionale Seniores d'Azienda, Edoardo Patriarca, il presidente della Federazione Maestri del Lavoro d'Italia, Elio Giovati, e il presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Antonio D'Amato. Prima del suo intervento, il presidente Mattarella ha consegnato le Stelle al Merito del Lavoro “alla memoria” di Ilario Rifaldi, operaio della Ansaldo S.A. Fonderia di Ghisa e Metalli di Genova, morto a seguito di un esplosione nella fonderia nel 1958, e di Alberto Pedon, della Saima SpA di Castelnuovo del Garda, deceduto a seguito di un incidente occorso nel 2012. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev