(Agenzia Vista) Strasburgo, 24 maggio 2025
“Signor Presidente, onorevoli colleghi, era da tanto che aspettavo questo dibattito, perché spesso mi sono sentito un po' solo nel denunciare ciò che è accaduto dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina: ci sono state nazioni che hanno fatto delle acrobazie per sganciarsi subito dal gas russo, sia liquido sia via tubo. Ne cito una: l'Italia. Ma forse non sapete che altre nazioni europee hanno aumentato gli acquisti di gas liquido dalla Russia, incuranti del fatto che Putin utilizzasse quei soldi per fabbricare missili e bombe da sganciare sulle città ucraine. Nel 2022 e nel 2023, la Spagna "green-chic" di Sánchez è diventata il secondo maggior acquirente di GNL russo al mondo, col 18%, davanti al Belgio liberal di De Croo e dietro soltanto alla Cina di Xi Jinping, con il 20%. Nel 2024 c'è stato il sorpasso da parte della Francia di Macron, che ha aumentato le importazioni di gas liquido da Mosca dell'81%, cioè circa 3 miliardi di euro versati nelle casse di Putin in un solo anno da una sola nazione. Capite bene che, al netto delle ipocrisie sul Green Deal, su cui mi soffermerei ma non ho tempo, ciò che risulta un po' contraddittorio sono i muscoli mostrati davanti alle telecamere da alcuni leader europei "volenterosi" che, da un lato, si mostrano pronti a tutto pur di fermare Putin e, dall'altro lato, lo pagano per andare avanti. È una contraddizione denunciata anche dal Presidente Trump, al quale i "volenterosi" chiedono di impegnarsi contro la Russia però il GNL lo comprano dal nemico russo, piuttosto che dall'alleato americano. La Commissione ha appena annunciato un piano per porre fine alle importazioni di energia dalla Russia: un po' in ritardo, ma va bene. Dobbiamo correre verso l'autonomia energetica europea da fonti fossili e rinnovabili, senza ideologie e neppure ipocrisie”. Lo ha detto Nicola Procaccini di Ecr all'Eurocamera.
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Ebs
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev