(Agenzia Vista) Roma, 18 novembre 2025
"Abbiamo chiesto di ritirare il piano che ci avevano presentato, un piano che di fatto va a ridimensionare l'attività perché ferma tutte le aree a freddo e questo per noi è inaccettabile perché ha riflessi importanti su tutti gli stabilimenti, non solo su Taranto e quindi abbiamo chiesto e ribadito più volte di ritirare questa posizione perché ci sembra la prospettiva di chiudere lo stabilimento per poi metterlo a disposizione di eventuali possibili potenziali acquirenti che oggi non ci sono e quindi questa è una cosa per noi inaccettabile. Già da domani faremo assemblee, dichiarazioni di sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti e quindi si procederà con questa posizione. La cosa poi singolare è che il Governo ci ha informato che il piano industriale che noi abbiamo discusso nel mese di luglio e condiviso con i commissari, condiviso con il Governo, di fatto nel bando nuovo non c'è più. C'è un ridimensionamento totale. Le condizioni concordate a luglio non ci sono e quindi andiamo con questa posizione di scontro e chiediamo ai lavoratori di partecipare e far cambiare idea al Governo rispetto a questo atteggiamento. Non c'è nulla, non c'è neanche un disegno diverso rispetto a quello di esaminare i potenziali acquirenti che di fatto oggi non ci sono. Abbiamo ribadito la necessità di farsi impresa da parte del Governo, se questo è un asse strategico, cioè si pensa tanto al militare, ma si poi chiudono le industrie civili del nostro paese" così il segretario della Fim Cisl Ferdinando Uliano, a seguito dell'incontro con il Governo a Palazzo Chigi.
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Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev