(Agenzia VISTA) Aja, 24 marzo 2016 - Radovan Karadzic, 70 anni, ex leader politico dei serbi di Bosnia, è stato giudicato colpevole di genocidio per la strage di Srebrenica del 1995, in cui vennero uccisi 8000 musulmani, e colpevole di crimini contro l’umanità per l’assedio di Sarajevo e altre città e villaggi durante la guerra in Bosnia degli anni ‘90. Il Tribunale penale internazionale dell’Aja per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia lo ha condannato a 40 anni di carcere per lo sterminio della popolazione maschile a Srebrenica. E’ stato invece giudicato «non responsabile» del primo dei due capi d’accusa di genocidio a suo carico. / Tribunale Aja
L'uomo che si faceva chiamare Dragan Dabic non ha battuto ciglio quando il coreano O-Gon Kwon, presidente della giuria, lo ha invitato ad alzarsi in piedi e lo ha dichiarato colpevole di genocidio, crimini di guerra e delitti contro l'umanità, condannandolo a 40 anni di detenzione.