(Agenzia VISTA) Milano, 5/6/15
MATTARELLA: CARTA DI MILANO, SPERIAMO LA FIRMINO IN TANTI 01_00
"Il cibo è un grande patrimonio culturale. L'obiettivo di cancellare definitivamente la fame e la denutrizione dal mondo ci impone un salto nei rapporti politici, nell'organizzazione sociale, nella produzione industriale e agricola. La nostra ambizione è che l'Expo aiuti la rincorsa per questo salto. Noi vogliamo far crescere la generazione "Fame zero". E sappiamo che l'impegno educativo e culturale ha bisogno di grandi ideali". Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita per la prima volta all'Expo di Milano in occasione della giornata mondiale dell'ambiente promossa dalle Nazioni Unite. A dare il benvenuto al Capo dello Stato sono stati il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, e il commissario unico di governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il quale si è offerto di fare da autista al Presidente lungo il percorso dell'Esposizione universale. Accompagnato dalla figlia Laura, Mattarella ha cominciato la sua visita da Palazzo Italia dove ha firmato la Carta di Milano, il documento di intenti contro la fame nel mondo e gli sprechi alimentari, che ad ottobre verrà consegnato al segretario generale dell'Onu Ban Kii-Moon. Il Presidente ha fatto poi tappa a Cascina Triulza, la casa delle associazioni di Expo, e al Padiglione Zero, dove è possibile conoscere la storia dell’umanità e l’evoluzione del suo rapporto con il cibo. Mattarella ha anche fatto una breve passeggiata nel Decumano per ammirare le installazioni del premio Oscar Dante Ferretti.
Durante il suo intervento al Palazzo Italia, il Presidente ha anche ricordato: "Ai diritti corrispondono sempre dei doveri. E tra i nostri doveri c'è quello di ridurre gli sprechi. Non è tollerabile che ogni anno più di un miliardo di tonnellate di cibo si disperdano lungo la filiera alimentare. E' possibile fare in modo che i prodotti invenduti, in prossimità della scadenza, vengano distribuiti tra chi ha bisogno e non ha reddito sufficiente. Lo spreco è un insulto alla società, al bene comune, all'economia del nostro come di ogni Paese''.
Damiana Emma