(Agenzia VISTA) Roma, 21 gennaio 2016 Altrimondi -
Rosa Capuozzo giovedì ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Quarto.
Lo ha detto, in lacrime, in conferenza stampa proprio nel giorno in cui la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi,
ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti della sua audizione, tenuta a San Macuto la sera di martedì scorso.
A inizio anno erano emerse alcune intercettazioni di personaggi in odore di camorra che avrebbero invitato a votare il sindaco M5S di Quarto.
Un episodio che, secondo il vicepresidente della Camera grillino Luigi Di Maio, aveva «fatto male nell’anima» a lui e al partito.
A inizio anno erano emerse alcune intercettazioni di personaggi in odore di camorra che avrebbero invitato a votare il sindaco M5S di Quarto.
Un episodio che, secondo il vicepresidente della Camera grillino Luigi Di Maio, aveva «fatto male nell’anima» a lui e al partito.
Il caso Quarto continua a suscitare polemiche nel mondo politico. Una amministrazione eletta da poco, due assessori dimessi, un comune che ha rischiato (o rischia ancora?) infiltrazioni a livello camorristico e un sindaco, Rosa Capuozzo, difesa fino all’ultimo dai parlamentari sul blog di Beppe Grillo. Il tutto dopo l’apertura dell’inchiesta da parte del pm John Henry Woodcock su presunti minacce e voto di scambio nella giunta del comune del Napoletano.
Le intercettazioni, pubblicate da alcuni quotidiani, proverebbero il convergere dei voti della camorra sul Movimento 5 Stelle. L’ex consigliere M5S, Giovanni De Robbio risulta indagato dalla Dda di Napoli per tentata estorsione (oltre a voto di scambio) per aver mostrato alcune foto al sindaco Capuozzo che dimostrerebbero che la casa del sindaco è abusiva. Lo stesso sindaco Rosa Capuozzo ha ammesso le pressioni del suo collega di partito: “Agli inizi di ottobre, il De Robbio venne da me a casa, mi mostrò una foto aerea di casa mia che aveva sul cellulare. Lo stesso mi disse che c’era un problema urbanistico riguardante la mia abitazione ma che dovevo essere meno aggressiva, non dovevo scalciare, dovevo essere più tranquilla con il territorio”.
A questo si aggiunge il problema della gestione del campo sportivo. Robbio avrebbe fatto pressioni sul sindaco chiedendo di essere “accontentato” sulla gestione dello stadio Giarrusso. Il consigliere è stato poi espulso dal Movimento ma l’inchiesta è andata avanti.