(Agenzia VISTA) Roma, 22 gennaio 2016
- Il premier Matteo Renzi in direzione Pd_da diretta L'Unità.tv
Ecco le principali dichiarazioni di Renzi alla direzione Pd:
“In Italia avremo il referendum costituzionale a ottobre. Se andrà in un certo modo, noi potremo immaginare che la legislatura arrivi al traguardo naturale del febbraio 2018. Per me è un risultato importante, non tutti ci credevano anche qui. Se sarà così, il 2017 sarà un anno strategico con le elezioni in Francia e Germania, il referendum nel Regno Unito e tre grandi appuntamenti internazionali nei quali l’Italia dovrà far sentire la propria voce: il G7, i 60 anni dei Trattati costitutivi della Comunità europea, la presenza nel consiglio di sicurezza dell’Onu (se riusciremo a portare a casa questa partita difficile)”
“È mai possibile che la lotta sociale debba farla la destra populista anziché i socialisti europei?”
“Il voto al Fronte Nazionale in Francia non è stato condizionato dagli attacchi del 13 novembre, ma dalla domanda di più crescita, più sociale”
“La lotta contro l’ideale europeo e l’abbraccio alla prospettiva populista deriva dalla mancanza di prospettive di sviluppo e di crescita. Vorrei che l’Europa riflettesse su una prospettiva più sociale, non solo di austerity. Se noi siamo in grado di fare questa battaglia nei prossimi tre anni, avrà un senso questa legislatura europea. Altrimenti avremo perso la nostra scommessa iniziata dando fiducia a Juncker, basata su investimenti pubblici e flessibilità anziché austerity”
“Dove c’è crisi e dove vincono i populisti, non è solo dove è più forte la minaccia del terrorismo internazionale, ma è dove c’è mancanza di crescita, dove c’è la crisi sociale che diventa più forte l’opposizione all’Europa”
“L’Italia e il Pd stanno cercando di fare un grandissimo lavoro di cambiamento di prospettiva, non solo per difendere il sacrosanto interesse nazionale, ma il punto centrale è recuperare la dimensione dell’ideale europeo, totalmente cancellato nel dibattito in corso. Se la discussione è solo su come qualche leader permaloso si offende per qualche parola, stiamo perdendo di vista la prospettiva”