(Agenzia Vista) Roma, 21 marzo 2019 Mozione sfiducia per Toninelli al Senato le immagini dell Aula Nell'Aula di Palazzo Madama le mozioni di sfiducia individuale presentate da Forza Italia e Partito democratico nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
(Agenzia Vista) Roma, 21 marzo 2019 Toninelli, sfiducia in Senato bocciata. Il discorso in 180 secondi L'aula del Senato boccia le mozioni di sfiducia presentate nei confronti del ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli. Quella del Pd ottiene 159 voti contrari, 102 favorevoli e ci sono stati 19 astenuti. Contro il documento di Forza Italia si sono espressi 157 senatori, 110 i favorevoli e 5 astenuti. Il ministro si difende così nel'aula di Palazzo Madama: "Gli attacchi che mi sono stati rivolti, tutti concentrati sulla mia persona e casualmente partiti quando abbiamo messo in discussione il sistema delle concessioni autostradali, rappresentano la miglior prova dell’inconsistenza degli argomenti usati contro il mio operato. C’è ancora tanto da fare per ridimensionare chi ha avidamente divorato il Paese e per rimettere al centro i cittadini. Ma sono orgoglioso di quello ho realizzato come Ministro e che abbiamo portato avanti come Governo. E rifarei tutto senza esitazioni". Il ministro dei Trasporti apre il suo intervento parlando della "prima importante questione che ci siamo trovati ad affrontare" ovvero "l’ondata migratoria nel Mediterraneo", crisi che secondo il ministro il Governo ha gestito "nel rispetto dei diritti umani ma finalmente anche applicando la fermezza necessaria per il ripristino della legalità e delle convenzioni internazionali. Grazie al lavoro del Governo il numero di barconi della morte salpati dalla Libia è diminuito drasticamente nell’ultimo anno" e continua "per la prima volta, grazie al nostro operato, è stata realmente posta al centro del dibattito politico europeo la responsabilità, e l’ipocrisia, dei nostri partner, che a parole hanno sempre professato l’accoglienza, negandola però spesso nei fatti" Non manca il passaggio sul crollo del Ponte Morandi di Genova, tragedia che per il ministro Toninelli "ha palesato all’Italia intera le nefaste conseguenze dell’abdicazione dello Stato al suo ruolo di regolatore e soprattutto di controllore, mettendo inoltre in luce tutte le criticità di un modello di concessioni autostradali, promosso o comunque avallato dai governi precedenti, vergognosamente sbilanciato in favore dell’interesse economico di pochi. Abbiamo affrontato la questione con il massimo impegno, su più fronti. "E veniamo al Tav" continua il ministro Toninelli "nel “contratto di Governo” si legge testualmente che: 'Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia'. Questo impegno è stato la stella polare della mia azione sul dossier in questi mesi. Si tratta di un obiettivo che nessuno ragionevolmente potrebbe contestare se si uscisse dalla sterile polemica e si considerasse anche solo la sproporzione dell’impegno finanziario tra l’Italia e la Francia, che è stato assunto dai Governi precedenti contro l’interesse nazionale. La ridiscussione è un dovere assunto dal Governo in Parlamento fin dalla sua nascita e ribadito testualmente attraverso due distinte mozioni: la prima, appena un mese fa, alla Camera dei Deputati e la seconda, solo due settimane fa, proprio qui al Senato della Repubblica. Ho agito in totale coerenza e trasparenza". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev