(Agenzia VISTA) Napoli, 20 agosto 2015 - CANALE 9 - TELEOOGI -- Ci sono
luoghi di Napoli in cui la crisi rifiuti sembra non essere mai finita.
Colpa dell’inciviltà di qualcuno, forse più di qualcuno, e delle
istituzioni che a volte latitano. Sono le ore 22:30 e ci troviamo a Via
Vicinale dei Monti, quartiere Pianura, strada panoramica alle pendici
della collina dei Camaldoli. La via è un vero e proprio sversatoio di
rifiuti a cielo aperto. Una situazione grottesca quella che ci
ritroviamo di fronte al nostro arrivo, c’è davvero di tutto. Tra i
murales e l’immondizia, ad accoglierci, un gabinetto. L’acqua piovana
accumulata sulla superficie capovolta invita a pensare che è qualche
giorno che si trova lì. Di fronte, tra cassonetti divelti e non,
ingombranti di qualsiasi tipo, forma e tossicità. Su tutti, stanotte,
svetta a mò di trono un divano di pregevole fattura, ma non manca tutto
l’arredo camera: mobili, cassetti e ciò che resta. Mentre questo
triciclo sorride alle nostre telecamere, tra miasmi nauseabondi
registriamo pneumatici, pile di cartoni, plastiche di ogni origine. Una
situazione che, dicono gli abitanti del posto, va avanti da anni. Gli
sversamenti sono continui, a ogni ora del giorno passano camioncini o
apecar a gettare qualsiasi cosa. Uno smacco senza senso, basti pensare
che l’isola ecologica è a non più di una manciata di minuti d’auto, e a
cui l’Asia non riesce a mettere un freno. Eppure, secondo i cittadini
che hanno denunciato in ogni forma a loro disponibile il fatto di essere
diventati pattumiera di un intero quartiere, dall’esposto alla
municipalità fino alle lettere aperte alle tv nazionali, basterebbe
poco, ad esempio un sistema di videosorveglianza.