(Agenzia VISTA) Bruxelles, 14 settembre 2015 - Il ricordo commosso dei
suoi
familiari morti per scappare dalla guerra. Ma anche l'impegno con Avaaz
per
chiedere ai leader Ue di agire per fermare le continue tragedie
legate
all'immigrazione. Fatima Kurdi, la zia di Aylan, il bambino
siriano
morto mentre cercava di raggiungere le coste europee e diventato
il
simbolo del dramma dei rifugiati, è oggi a Bruxelles per partecipare
all'iniziativa
di Avaaz e consegnare ai ministri degli Interni dell'Ue,
che questo
pomeriggio si riuniranno nella capitale europea, la petizione
con 1,2
milioni di firme, in cui si chiede "di aprire le porte
dell’Europa
e far nascere una politica comune di accoglienza degna del
XXI
secolo".